I disturbi del sonno colpiscono un numero sempre maggiore di persone, ancora di più in seguito alla comparse dell'attuale pandemia. Si pensa che ne possano soffrire una persona su 3.
Per comprendere i rischi associati ai disturbi del sonno, è necessario prima comprendere cosa sia il Buon Sonno, il sonno fisiologico.
Il sonno fisiologico è caratterizzato da una condizione di non veglia in cui si alternano quattro fasi di sonno sempre più profonde a fasi di sonno REM più simili fisiologicamente alla veglia. Un sonno fisiologico deve avere una durata funzionale all'età, i bambini necessitano di un numero di ore di sonno superiore agli adulti, gli studi scientifici hanno stabilito che la durata di un sonno fisiologico di un adulto è di 7/8 ore, ed è il tempo necessario perché il corpo faccia tutto ciò che serve; perché può sembrare strano, ma è necessario dormire, almeno se vogliamo restare in salute.
A cosa serve quindi il sonno? La prima risposta che può venire in mente , è per riposare, ma cosa significa realmente?
Riposare vuol dire svegliarsi la mattina pronti ad affrontare le sfide della giornata che sta per cominciare. Quindi il primo messaggio che posso darti è di non affrontare le sfide di notte: perché, dimenticavo di dirlo, di notte si deve dormire. (Può sembrare banale ma non lo è: sonno di notte, sfide di giorno).
Ma quali sfide dobbiamo mai affrontare nella comoda vita moderna? Tutti gli impegni che ci permettono di soddisfare i nostri bisogni primari e non vengono percepite fisiologicamente come sfide, e quindi fonti di potenziali minacce. Il periodo di veglia è il momento in cui esprimiamo il nostro valore nell'affrontare le minacce che si presentano: le minacce sono tutto ciò che può mettere in discussione il nostro valore, la nostra sicurezza, quello che riteniamo abbia valore per noi.
E il sonno cosa c'entra con tutto questo?
Il sonno è stato definito un sistema strategico adattativo che ci prepara ad affrontare sfide immunologiche attraverso la promozione di un'omeostasi infiammatoria (M. Irwin): queste parole di difficile comprensione ci spiegano che il sonno permette al nostro sistema immunitario di memorizzare quanto fatto il giorno precedente e di ottimizzare la propria risposta alle potenziali minacce del giorno nuovo. Come e quando fa questo? Di notte attraverso lo spegnimento dei sistemi di allarme il corpo promuove l'attivazione di processi infiammatori fisiologici e funzionali a ottimizzare la risposta del sistema immunitario. Di notte quindi ci infiammiamo per far si che il nostro sistema immunitario sia più capace di giorno.
Come abbiamo visto quindi il sonno non serve solo per riposare; ma c'é di più: durante il sonno notturno il nostro sistema nervoso si pulisce , eliminando gli scarti infiammatori prodotti durante la veglia, attivando un sistema di eliminazione di potenziali minacce neurotossiche di scarto, il sistema glinfatico, l'equivalente del sistema linfatico per il cervello.
Diventa di facile comprensione ora la centralità della qualità del sonno per la nostra Salute. Cosa sono quindi i disturbi del sonno e perché e quando compaiono?
I DISTURBI DEL SONNO: quali sono e perché compaiono?
Si dice che si perde il sonno perché si è stressati, ma cosa vuol dire? Durante la nostra vita possono capitare momenti in cui percepiamo un numero sempre crescente di minacce: queste possono essere fisiche o non fisiche, simboliche, sociali, anticipate (pensiamo alle emozioni) o immaginate (pensiamo ai pensieri). La continua percezione di minacce attiva i nostri sistemi di allarme in modo cronico, generando una risposta del sistema immunitario che mantiene continuamente attive le cascate infiammatorie, senza che possano spegnersi come dovrebbero: ciò altera la qualità del nostro sonno. Possono allora comparire i disturbi del sonno: i più comuni sono la difficoltà di addormentamento, la riduzione della durata del sonno (meno di 5 ore), la comparsa di risvegli (più di 90 minuti), la sindrome delle gambe senza riposo.
I disturbi del sonno a loro volta manterranno accesa la fase infiammatoria, riducendo la qualità della capacità di risposta del sistema immunitario alle minacce giornaliere (virus, batteri, allergeni, inquinanti): il risultato di questi reciproci condizionamenti è un maggior rischio di sviluppare patologie infiammatorie quali patologie cardiovascolari, ipertensione o depressione e una ridotta capacità di risposta del sistema immunitario a stimoli perlopiù di natura virale (vaccini compresi). Abbiamo quindi compreso perché e come la qualità del nostro sonno sia strettamente legata alla qualità della nostra risposta immunitaria e ai livelli di infiammazione del nostro corpo, e non è una cosa da poco.
COME INTERVENIRE QUANDO COMPAIONO I DISTURBI DEL SONNO?
Quando compaiono i disturbi del sonno possiamo intervenire in molti modi efficaci, affinché il nostro corpo esca dalla condizione di allarme e infiammazione in cui si si trova quando il sonno è disturbato.
L'intervento più comune è quello di voler indurre il sonno utilizzando rimedi farmacologici o di derivazione naturale.
L'intenzione è corretta, ma alla luce di quanto detto prima comprendiamo che l'induzione del sonno ha maggiore senso biologico se lavoriamo contemporaneamente sul bilanciamento della risposta immunitaria e sulla riduzione dell'eccesso di risposta infiammatoria ripristinandoli ai corretti equilibri. Il ricorso a farmaci induttori del sonno è sicuramente il migliore trattamento d'urgenza in caso di insonnia prolungata, ma data l'incapacità degli stessi di indurre un sonno fisiologico, mancando nel corretto bilanciamento tra le diverse fasi del sonno, e di agire sui parametri infiammatori alterati, va valutato il beneficio di un utilizzo prolungato, andando a preferire un intervento più organico, che tenga conto dei differenti equilibri in gioco.
Quali sono gli interventi più funzionali per il ripristino di un sonno fisiologico?
Il più importante intervento che possiamo fare è verificare le nostre abitudini quotidiane per correggere eventuali errori o situazioni ambientali che possono compromettere la comparsa di un sonno fisiologico. Bisogna fare pulizia dagli errori e dagli inquinanti interferenti: la branca che si occupa di questi interventi prende il nome di Igiene del Sonno.
COME INTERVENIRE SUI SISTEMI CHE REGOLANO IL SONNO
Solo dopo aver fatto pulizia dei fattori di disturbo, ha allora senso intervenire regolando i sistemi, possiamo intervenire:
- a livello emozionale liberando il legame tra noi e le emozioni che mantiene acceso il segnale di allarme
- a livello del Sistema Nervoso, riducendo l'attivazione dei sistemi di allarme e sostenendo l'umore se necessario;
- a livello psicologico e neuroendocrino possiamo intervenire per ridurre gli effetti dell'eccesso di stress, migliorando la nostra capacità di performance
- a livello immunitario risulta utile intervenire sostenendo la corretta risposta, stimolando i sistemi in difetto e limitando i sistemi iperreattivi
- a livello organico valutando i livelli di infiammazione (esame della PCR), riducendo i processi infiammatori cronici e l'infiammazione di basso grado
- a livello del microbiota (l'insieme di batteri, virus, funghi che colonizza il nostro intestino) riducendo la possibilità di sviluppo di una disbiosi, che può mantenere attivi i processi infiammatori in corso.
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Dott. Guido Verri