Proseguiamo il nostro viaggio verso la Salute, alla scoperta dei numerosi modi per mantenere il naturale stato di Salute, definito omeostasi.
Quando la salute, e quindi la nostra sicurezza, viene minacciata, il corpo senza che ce ne accorgiamo può scegliere tra due possibili strategie di protezione dal mondo minaccioso, alterando appunto la sua omeostasi.
Una reazione che possiamo avere viene definita di attacco o fuga, e si attiva quando le minacce percepite vengono valutate inconsciamente come affrontabili. È il corpo che lo fa, attivando il sistema nervoso autonomo definito ortosimpatico, che finalizza ogni processo metabolico al nostro bisogno di combattere e fuggire: arriverà quindi più sangue ai muscoli, un'accelerazione del battito cardiaco, un aumento della capacità visiva, l'innalzamento della pressione sanguigna e della glicemia, e contemporaneamente una riduzione tutte le attività biologiche non funzionali alla situazione di minaccia.
In vista di una lotta non ha senso infatti impiegare energie per avere una buona digestione o per un buon sonno. È intuitivo che se non lottiamo o non fuggiamo realmente, tutto questo genererà in noi tensione, stress, ansia o irritabilità.
La seconda strategia di protezione viene scelta (ma involontariamente) quando le minacce esterne (o interne) vengono percepite come troppo grandi da essere affrontate.
Ricorriamo allora all'attivazione di un sistema nervoso autonomo definito vagale sottodiaframmatico, col fine ultimo di scomparire e fingerci morti.
Osserveremo quindi svenimenti, una riduzione del battito cardiaco, il blocco della capacità digestiva, l'immobilizzazione muscolare. È anche in questo caso intuitivo che da morti (vogliamo veramente sembrare morti) non ha senso impiegare energie per alcun movimento interno o esterno, per respirare o per digerire.
Quanto più tempo rimarremo in questo stato di percezione della minaccia, tanto più si manifesteranno questi disagi.
Quanto più forte sarà la percezione della minaccia, tanto più intense e durature saranno le loro manifestazioni.
Ma da questi sistemi difensivi arcaici, l'uomo è riuscito a sviluppare un ulteriore sistema che è in grado di controllarli e spegnerli, disattivarli. Questa capacità di regolazione ha permesso alla specie umana di avere e di mantenere relazioni sociali, che portano ad una convivenza pacifica e aprono la porta a condizioni di benessere, salute e compassione.
E la cosa ancora più meravigliosa è che il sistema vagale ventrale (questo è il suo nome), noi sappiamo come attivarlo.