Sensibilità al grano NON celiaca

Un'altra reazione di sensibilità al cibo è la Sensibilità al grano non celiaca (NCWS). Si può manifestare in svariati modi con sintomi gastrointestinali sovrapponibili alla sindrome dell'intestino irritabile e il morbo di Crohn, e sintomi extraintestinali indicati nello schema 3:

Si ipotizza che i soggetti che soffrono di sensibilità al grano non celiaca possano sviluppare patologie autoimmuni quali Tiroidite di Hashimoto, diabete di tipo I, o psoriasi.

Perchè il nostro corpo reagisce ad un alimento così comune sui nostri piatti come il grano?

Nella metà del secolo scorso il grano è stato oggetto di diverse modifiche genetiche con lo scopo di migliorare la produttività e la lavorazione industriale, ma questo ha portato ad un aumento del glutine in esso contenuto e quindi ad un aumento generale delle sostanze ad azione infiammatoria in esso contenute.

Non dimentichiamo che il compito biologico del chicco di grano è quello di proteggersi dagli eventi esterni per poter sopravvivere il più a lungo fino a germogliare una volta che trova le condizioni giuste per farlo, per cui è già naturalmente ricco di sostanze infiammatorie che lo rendono poco appetibile ai suoi potenziali predatori animali o infestanti: gliadina, enzimi inibitori (ATI), e agglutinine rendono il grano non facilmente digeribile per chiunque e anche per noi, e sono in grado di scatenare reazioni infiammatorie in grado di attivare il nostro sistema immunitario e di alterare la permeabilità del nostro intestino. Il corpo umano può reagire a queste sostanze scatenando appunto la Sensibilità al Grano: i sintomi extra intestinali si pensa siano legati allo sviluppo della sindrome dell'intestino permeabile (leaky gut), o ad un'attivazione dell' asse microbiota-intestino-cervello attraverso il nervo vago. Come facciamo a riconoscerla?

Risulta importante escludere la presenza di patologie di reazione al grano molto simili nei sintomi ma differenti nella causa come la Celiachia e l'allergia al grano tramite specifiche analisi che possiamo chiedere al nostro medico di fiducia. Una volta escluse, possiamo semplicemente provare a sospendere l'assunzione di tutti i cibi che contengono farine e noteremo un rapido miglioramento dei sintomi nell'arco di poche ore, come indicano i 'Salerno Experts Criteria', ossia le procedure scientificamente definite per identificare una Sensibilità al Glutine non celiaca nel 2015.

A cura del Dott. Guido Verri

Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4488826/

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