Al fine di favorire la fertilità, non si può prescindere dallo stile di vita e dall'alimentazione che sono le basi non solo per la salute generale e ginecologica della donna, ma anche, in caso di gravidanza, per la salute e il corretto sviluppo del feto.
Occorre dunque fare prevenzione e puntare su una dieta corretta, in quanto essere normopeso rappresenta la condizione ideale perché la donna viva in maniera salutare la sua femminilità e porti a termine una eventuale gravidanza nel migliore dei modi.
Negli esseri umani così come negli animali, l'ormone sessuale più importante è l'estradiolo, ormone vitale per lo sviluppo e la salute del sistema riproduttivo femminile, ma anche per alcuni effetti secondari sull'uomo.
Una eccessiva produzione di estrogeni però può causare diversi problemi come la mastopatia fibrocistica, crampi, alterazione del ritmo mestruale, endometriosi, depressione impotenza e tumori estrogeno-correlati (mammella, ovaie, endometrio, prostata, ecc.).
Quando siamo in presenza di un forte squilibrio tra l'effetto stimolante degli ESTROGENI che inducono ansia, insonnia, ritenzione idrica, aumentata proliferazione a livello del seno, irritabilità, cisti ovariche e fibromi e quello calmante del progesterone che invece induce tranquillità, pazienza, sonno si parla di DOMINANZA ESTROGENICA.
Ma quali sono le cause di una eccessiva produzione endogena di estrogeni?Le cause osservabili della sovrapproduzione di estrogeni sono almeno tre:
- stress
- un eccessivo utilizzo di fitoestrogeni
- accumulo di interferenti endocrini.
Quando lo stress diventa una condizione cronica e non più correlato alla gestione di determinati momenti critici, diventa importante l'impatto che può avere sulla "trasformazione" di quella sostanza che regola la produzione dell'estrogeno, il cortisolo, la cui sintesi aumenta e diventa costante in condizioni di stress.
I fitoestrogeni invece sono creati dalle piante e si trovano in diversi alimenti. Non sono gli stessi estrogeni creati dagli esseri umani ma si tratta di xenoestrogeni, sostanze diverse che hanno la capacità di imitare alcuni effetti degli estrogeni umani quando sono nel nostro organismo.
Alimenti ad elevato contenuto di fitoestrogeni sono rappresentati dalla soia, ricca in ISOFLAVONI e tutti i vari derivati come tofu e tempeh, ma anche frutta secca, semi di lino, semi di sesamo, crusche e fagioli, questi ultimi ricchi in in CUMESTANI.
Quello che le sostanze ormoni-simili sono in grado di fare quando sono nel corpo umano è replicare alcuni effetti della sostanza reale. Quindi, anche se non aumentano la produzione di estrogeni, potrebbero produrre risultati simili, come se il corpo di quella persona ne producesse naturalmente di più.
Si spiega dunque il perché di quanto le alterazioni ormonali stiano diventando sempre più frequenti.
Altre sostanze responsabili di indurre dominanza estrogenica sono gli "interferenti endocrini" abbondanti se abbiamo alimentazione e stile di vita inadeguati.
Queste sostanze sono così chiamate in quanto legano gli stessi recettori dei nostri ormoni naturali e alterano in modo importante gli equilibri ormonali, mentre uno stile alimentare inadeguato modula il nostro metabolismo.
Ne consegue uno squilibrio delle numerose condizioni ormonali attraverso alterazioni a livello dei feedback alla base delle principali funzioni organiche.
Le principali sostanze responsabili di questi effetti sono sostanze chimiche sintetiche artificiali come BPA, DDT, ftalati, PBB e atrazina comunemente presenti nella plastica, nei pesticidi, nei prodotti farmaceutici e nei prodotti di bellezza.
Il Bisfenolo A (BPA) è impiegato nella produzione delle plastiche in policarbonato (molto diffuse per le proprietà di trasparenza, resistenza termica e meccanica), utilizzate nei recipienti per uso alimentare.
Spesso lo si ritrova addirittura in una fonte NON alimentare che si incontra diverse volte al giorno: nel rivestimento degli scontrini ! Quella pellicola leggermente umida e "appiccicosa" che copre la ricevuta è carica di xenoestrogeni.
Ma cerchiamo di fare ancora un po' di chiarezza sul concetto di alta qualità delle materie prime e prendiamo come esempio un alimento da noi tanto amato: la pasta!
A cosa fare attenzione?
Vi tornerà famigliare la parola GLIFOSATO, ma cos'è ? come viene utilizzato?
Il Glifosato è un erbicida non selettivo, cioè che uccide indistintamente tutte le piante infestanti; prodotto dalla Monsanto, è oggi il diserbante più usato al mondo perché economico e facile da usare ma è fortemente sospetto di essere cancerogeno.
Nei campi da coltivare solitamente viene spruzzato prima della semina per eliminare le erbacce, ma in alcuni paesi come il Canada o gli Stati Uniti, in cui il clima è più freddo viene utilizzato più come disseccante che come erbicida.
In questi paesi infatti non si semina il grano in autunno per essere raccolto a giugno come in Italia, ma in primavera per essere raccolto a settembre prima dell'arrivo delle piogge e del freddo.
Il grano quindi, che è pronto solo quando l'umidità è inferiore al 13%, viene fatto essiccare con il glifosato quando è arrivato a maturazione, in modo da raccoglierlo in anticipo rispetto all'arrivo dell'autunno ed evitare quindi di rovinare il raccolto e produrre di meno.
In questo modo però il diserbante non viene assorbito soltanto dalla pianta ma anche dal seme completamente formato e finisce quindi per contaminare anche le farine e le semole destinate alla produzione di pane e pasta.
Una elevata quantità di interferenti endocrini viene rilasciata inoltre da padelle in teflon, antiaderenti soprattutto se usate già da molto tempo.
Ricapitolando, cosa dovremmo consumare abitualmente per ridurre al massimo l'impatto di queste sostanze nel nostro organismo?
Prima di tutto bisognerebbe ridurre in maniera importante la quantità di carboidrati, in particolare se processati dall'industria alimentare optando per un regime dietetico ricco in verdure e grassi di qualità.
Inoltre sarebbe opportuno scegliere carni certificate che provengano da allevamenti sicuri in cui gli animali siano grass-fed, letteralmente "nutriti ad erba" e in maniera proporzionale al loro ciclo di vita fino al momento della macellazione, e attenzione alle cotture: evitiamo le elevate temperature e le affumicature!
In quest'ottica importantissimo anche scegliere derivati animali come uova e formaggi che non provengano da allevamenti intensivi e preferibilmente privi di involucri in plastica, così da ridurre il più possibile il rilascio di sostanze chimiche nell'alimento.
In conclusione, ottimizzando il sistema ormonale mettiamo le basi per recuperare l'equilibrio generale del nostro organismo per vivere con energia la nostra vita.
Articolo a cura della Dott.ssa Linda Alò