Il tema di oggi sono le intolleranze alimentari.
Per quello che vedo in farmacia, quasi tutti (me compresa ) ne hanno o pensano di averne almeno una.
Non voglio tediarvi con migliaia di studi sull'argomento, vorrei solo darvi qualche utile consiglio per gestire al meglio la situazione.
Quindi,facciamo un po' di chiarezza:
Che cos'è una INTOLLERANZA ALIMENTARE?
Si tratta di una vera e propria tossicità legata al cibo e scatenata dal contatto tra gli alimenti e la mucosa intestinale, coinvolgendo una risposta immunitaria in genere ritardata.
Ancora una volta l'intestino gioca un ruolo chiave nella prevenzione e nella risoluzione dei nostri problemi, piccoli e grandi.
Abbiamo parlato di mucosa intestinale, che in caso di intolleranza ha perso la sua integrità diventando troppo permeabile alle macromolecole di alimenti non completamente digeriti scatenando una reazione infiammatoria generalizzata che coinvolge l'intero organismo.
CHE FARE ALLORA?
Un utile consiglio è quello di introdurre con la dieta o con integratori prebiotici, sostanze organiche non digeribili, capaci di stimolare la crescita e l'attività di batteri benefici presenti nel colon.
I prebiotici più conosciuti e studiati sono gli oligosaccaridi ed in modo particolare l'inulina, che però potrebbe causare dei problemi in quanto fibra fermentante, potendo creare quindi eccessivo gonfiore, flatulenza oppure meteorismo.
Recentemente abbiamo la disponibilità di prodotti prebiotici " non fermentanti "; le fibre provenienti dal baobab ne sono un esempio, ed anche il Sunfiber, inserito da poco come fibra alimentare dall' FDA; innumerevoli sono i suoi effetti benefici sull'organismo:
1 Riduce l' indice glicemico degli alimenti, il che aiuta a ridurre il picco di glucosio post- pasto.
2 E' insapore , inodore e quindi di facile utilizzo.
3 Supporta la salute digestiva senza gas in eccesso, ed è senza glutine.
Insomma, un prebiotico innovativo di cui avremo modo di parlare in farmacia.
COME AGISCONO I PREBIOTICI?
Ad opera della microflora intestinale producono acido lattico e acidi grassi a catena corta che creano condizioni favorevoli per la crescita di quelli che chiamiamo fermenti " buoni " (Bifidobatteri , Lactobacilli acidophili ) ed protettivi contro lo sviluppo di microorganismi patogeni.
Si assiste di conseguenza ad una diminuzione della flora " nemica " che quando
presente in concentrazione eccessiva favorisce l' infiammazione della mucosa e ne altera la permeabilità, con ripercussioni negative sulla salute dell'intero organismo.
Agli acidi grassi a catena corta prodotti dai prebiotici vengono attribuite anche funzioni protettive contro malattie infiammatorie intestinali; sono inoltre un ottimo nutrimento per le cellule della mucosa intestinale e contribuiscono a migliorarne trofismo ed efficacia.
Tutto ciò si traduce anche in un miglior assorbimento delle sostanze nutritive.
RICORDIAMO: MUCOSA INTESTINALE INTEGRA= RIDOTTO RISCHIO DI INTOLLERANZA
Ultima domanda: Qualcuno di voi conosce l'Akkermansia?
La risposta dovrebbe essere SI'!!!, dal momento che convive con noi…
Ma immagino che sarà NO per molti…
Bene, molto in sintesi è un batterio che colonizza lo strato di muco intestinale potenziando la risposta immunitaria del nostro organismo. Di cosa si nutre? Di acidi grassi a catena corta….
IN CONCLUSIONE….
Per gestire al meglio l'intestino nella prevenzione delle cosiddette Intolleranze Alimentari vi consiglio prebiotici come nutrimento e in prevenzione.
Se vuoi saperne di più, vieni in farmacia e ti spiegherò quale sia l'integrazione prebiotica e probiotica più adatta al tuo intestino. Ti aspetto.
Dott.ssa Alessandra Mamini (responsabile reparto Intestino e Microbioma)
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