Dal punto di vista fisiologico, la pelle è un organo strettamente legato alle attività emotive: rossore, pallore, sudorazione, prurito possono essere conseguenze dell'attivazione somatica, esprimendo una serie di stati affettivi.
La relazione tra disagio psicologico e pelle è sempre stato un argomento di grande interesse per ricercatori e clinici. A differenza di molti altri organi del corpo, l'epidermide umana ha una reazione immediata allo stress mentale, tanto che diversi autori hanno provato a dimostrare la cosiddetta "connessione cervello-pelle".
È stato scoperto che lo stress mentale, fisico ed emotivo colpisce la pelle e questo può dipendere da diversi motivi. In condizioni di stress, infatti, gli ormoni possono favorire l'infiammazione e la diminuzione del flusso sanguigno alla pelle e aumentare l'infiammazione o le reazioni allergiche, con alterazioni sistemiche neuroendocrine e dei parametri immunologici.
Inoltre la pelle attiva il sistema immunitario, dis-regolando la risposta immunitaria innata e provocando infiammazioni come rosacea, acne e psoriasi. La connessione tra pelle e mente ha profonde radici ed è oggetto di una specifico campo della ricerca clinica chiamato Psico-dermatologia.
Negli ultimi vent'anni, un numerosi studi hanno dimostrato che le persone affette dai disturbi della pelle hanno spesso un problema psicologico correlato.
Nella medicina psicosomatica, che considera ogni malattia un messaggio simbolico scaturito da una frattura fra l'individuo e il proprio ambiente, manifestare problemi di pelle significa essere in conflitto con se stessi o con l'ambiente che ci circonda, sia esso familiare, lavorativo, sentimentale o altro.
La pelle è ciò che mostriamo, il confine valicato il quale siamo in contatto diretto con gli altri, è l'immagine che abbiamo e diamo di noi stessi; quindi essere affetti da malattie della pelle non è altro che mostrare un disagio che si è fatto sintomo, una tacita (inconsapevole) richiesta di aiuto per il superamento di problemi o traumi che non vogliamo affrontare o rendere visibili.
Ogni problematica cutanea ha una sua valenza simbolica così come la localizzazione nella quale emerge: a seconda della zona corporea affetta infatti il messaggio subliminale cambia.
Le più comuni affezioni cutanee hanno tutte una valenza profonda, indicativa del malessere di base che, generando il conflitto interiore, sfociano nel sintomo cutaneo. La pelle può assumere colorazioni differenti e ciò è in correlazione con le condizioni fisiche ed emotive associate: ecco alcuni esempi.
COLORE / ORGANI O APPARATI / EMOZIONE / PROBLEMA DI FONDO
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Rosso / Disordini della circolazione / Imbarazzo, spavento, ilarità / Instabilità emotiva
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Giallo / Fegato e vescica biliare / Rabbia / Aggressività
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Bianco / Vasocostrizione, polmoni, intestino crasso / Tristezza / Insofferenza, scontentezza
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Bluastro / Stomaco, fegato, milza, pancreas / Collera, irascibilità, cattivo umore / Depressione; panico
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Verde / Cisti e proliferazioni / Arroganza / Insicurezza
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Al di là dei rimedi farmacologici, locali o sistemici, è possibile trattare le problematiche dermatologiche con la floriterapia? La risposta è SI!
I fiori di Bach possono essere usati tanto per via orale quanto per applicazione in loco, aggiunti a creme base o cosmetiche o instillati direttamente sulla lesione o zona da trattare.
Fiori di Bach utili per risolvere le sintomatologie della pelle sono i seguenti:
* CHICORY: Per occhiaie, borse e ristagni di liquido.
* CRAB APPLE: Per l'acne e per purificare la pelle e al sebo in eccesso.
* HOLLY: Riduce l'infiammazione per pelle rossa e reattiva.
* STAR OF BETHLEHEM: Per le rughe, intese come traumi che hanno lasciato segni sulla pelle e le contusioni.
* OLIVE: Per la pelle spenta, stanca e affaticata.
* HORNBEAM: Rassodante, rigenerante, ristrutturante.
* WILD ROSE: Ripristina la vitalità della pelle spenta, ridona luminosità
* WALNUT: Per pelli delicate, come protezione da agenti esterni; utile anche per le cicatrici
* BEECH: Contro le manifestazioni allergiche acute e improvvise.
* SCLERANTHUS: Manifestazioni allergiche cicliche.
* WILLOW: Per le manifestazioni allergiche cronicizzate.
Per tutte le problematiche di dermatite atopica si posso usare i seguenti rimedi:
* CRAB APPLE: il fiore che per antonomasia è simbolo di purificazione e pulizia è anche quello che con i suoi colori bianco e rosa richiama i concetti di tenerezza e amabilità. Sempre utile nelle manifestazioni cutanee che fanno apparire "impuri" o sporchi, per il senso di accettazione e tranquillità che consegue alla sua assunzione.
* VERVAIN:per il soggetto irascibile, teso e combattivo, che si consuma per affermare le proprie idee e i propri ideali. Nella dermatite spesso assistiamo a un'espressione esagerata dei sintomi (prurito, rossore, eczema) e anche a una certa irrinunciabilità nel farlo (la remissione ha durata variabile ed è immancabilmente seguita da riacutizzazioni). Un po' come Vervain si scalda e diventa focoso quando si tratta un argomento a lui caro, così la pelle reagisce infiammandosi in determinate condizioni. Limitarne la reattività e la relativa propagazione è il motivo principale per cui quest'essenza andrebbe presa in considerazione.
* HOLLY: perfidia, piacere per il dispiacere altrui, rabbia, collera, irritazione, sentimenti offesi o feriti, sensazione di isolamento dal mondo. Laddove c'è gelosia, invidia, ma soprattutto sbotti di rabbia, da intendersi come eruzione cutanea.
* WILLOW: l'essenza del salice è tipica di chi, a seguito di un vissuto difficile o anche solo di un modo di pensare vittimista, si è convinto che la vita sia un'ingiustizia e che il destino trami contro di lui. Crescere in questo "brodo", farlo diventare il suono di fondo della propria vita porta a una cronicizzazione, che si può manifestare attraverso un'infiammazione cutanea di livello non esasperato. L'idea di essere in credito con l'esistenza, la convinzione di meritare o di pretendere qualcosa perché provati del minimo indispensabile da un fato infausto, corretta dal fiore, potrebbe incidere positivamente anche sullo stato di salute cutanea.
* VINE: il fiore della vite di solito si accosta alle personalità da leader non illuminato, a colui che incute timore, reverenza, che sbroglia i problemi a sangue freddo e la cui intransigenza può sforare addirittura in violenza. Non dimentichiamoci però che il fiore della vite porta al grappolo d'uva, i cui acini non sono altro che un liquido in tensione tenuto a bada da una sottile membrana. Pertanto in quelle situazioni in cui oltre ai sintomi già descritti si mostrino anche vescicole tese di liquido, dalla cui rottura si generi essudato, Vine è il rimedio che potrebbe stupire per efficacia.
* STAR OF BEHETLEHEM: se le lesioni generano anche segni cicatriziali, la Stella di Betlemme è il fiore più adatto a ripararli. Agendo su tutti i tipi di traumi, da quelli recenti a quelli più remoti, questa essenza permette il superamento del ristagno emotivo e l'integrazione delle esperienze di vita in un vissuto armonico. Nel caso dei neonati e bambini, si consiglia l'uso di una goccia direttamente sulla fontanella (in cima al capo) sia per favorire il superamento del trauma della nascita che quello della separazione dal seno materno.
In Farmacia è disponibile un test colorimetrico per scoprire il fiore più adatto a te: vieni a trovarci e raccontaci le tue emozioni, un farmacista ascolterà la tua storia e ti indicherà il fiore corretto per migliorare la funzione protettiva della tua pelle
A cura della dottoressa Daria Durini
Responsabile del reparto Floriterapia
RIFERIMENTI
Mento, Carmela et al. "Negative Emotions in Skin Disorders: A Systematic Review." International journal of psychological research vol. 13,1 (2020): 71-86. doi:10.21500/20112084.4078