PELLE E INTESTINO, COSì DIVERSI, COSì SIMILI

 

La pelle è uno dei più grandi organi del corpo umano e così come  l'intestino costituisce l'interfaccia tra il nostro organismo e l'ambiente esterno.

Si può affermare che la prima funzione di questi due organi sia quella di proteggere e mantenere intatto l'ambiente interno. Come l'intestino, anche la pelle viene colonizzata da una grande moltitudine di microrganismi che vivono in perfetta simbiosi con il nostro organismo, comunicando e interagendo con il sistema immunitario (dermobiota).

Questo organo, visibile al nostro occhio, è in grado di comunicarci migliaia di informazioni sul nostro stato di salute tanto che per descriverle tutte servirebbe un libro intero.

Così come ogni segnale del nostro organismo, anche la pelle tenta di aiutarci a capire se qualcosa non funziona, ci regala degli indizi preziosi per risolvere piccoli e grandi problemi.

La maggior parte di noi però non osserva, non coglie, non capisce, non ha tempo, non ha voglia. Dobbiamo imparare ad interpretarla, a preservarla, a curarla, a nutrirla. SEMPRE!

MA COME?

Proviamo a costruire a grandi linee una parte dell'enorme puzzle che ci rappresenta : quando si ha un problema dermatologico, nel 90% dei casi vi è un 'implicazione psicosomatica legata allo stress, al sistema immunitario e al sistema endocrino.

E' stato dimostrato che un neurotrasmettitore coinvolto nello sviluppo del sistema nervoso (NGF) , la cui scoperta valse il Nobel a Rita Levi Montalcini, ha un ruolo chiave anche nella pelle. Oggi sappiamo che cute e capelli sono innervati e vascolarizzati e i cheratinociti (le cellule più numerose dell'epidermide e del follicolo pilifero) possiedono i recettori per neurotrasmettitori, ormoni e modulatori di infiammazione (citochine), producendoli essi stessi. Queste sostanze sono coinvolte in numerose funzioni cutanee: vasodilatazione, infiammazione, sudorazione, seborrea e pigmentazione.

La pelle quindi partecipa all'equilibrio, e ovviamente subisce gli effetti di qualsiasi squilibrio, di tutto il sistema psico-neuro-endocrino-immunologico. Il ruolo chiave nel mantenere questo equilibrio viene svolto dall'intestino, tanto da dargli il titolo di " secondo cervello" e da concludere che  "la salute nasce dall'equilibrio tra i due cervelli" che dialogano incessantemente tra loro ed utilizzano i medesimi mediatori chimici. Il collegamento tra psiche, cervello, stress e pelle passa quindi attraverso l'intestino.

Vediamo ora più da vicino in che modo alimentazione, stress e microbiota sono coinvolti nelle più comuni patologie cutanee.

            ACNE

L'acne è la più comune malattia della pelle e colpisce fino al 90% di tutti gli adolescenti. E' una malattia delle ghiandole sebacee che si trovano principalmente su viso, collo e sulla parte superiore del tronco; è sostanzialmente un'infiammazione della ghiandola sebacea per occlusione del dotto che dovrebbe portare il sebo alla superficie, successivamente all'eccessiva produzione di sebo da parte della ghiandola stessa e infine alla colonizzazione della ghiandola da parte di un batterio della pelle ( Propionibacterium acnes ). Questo batterio vive normalmente nelle ghiandole sebacee e si nutre del sebo; quando aumenta la secrezione del sebo, il batterio fiorisce. Alcuni studi hanno rilevato che in oltre il 50% dei pazienti c'è un'alterazione del microbiota intestinale, ovvero la disbiosi. Sappiamo che una delle cause principali di disbiosi sono gli antibiotici, da anni utilizzati per trattare l'acne con cicli anche molto lunghi. Oggi, finalmente, comincia ad essere evidente che, soprattutto nel lungo termine sono molto più efficaci i trattamenti pro-biotici rispetto a quelli anti-biotici. L'utilizzo di probiotici nell'acne deriva dall'importanza del microbiota intestinale nel controllare almeno tre importantissimi meccanismi patogenetici :

  • Riducendo l'infiammazione sistemica, regolando il rilascio di citochine infiammatorie nella pelle;
  • Contrastando la sindrome metabolica;
  • Modulando la produzione di acidi grassi Omega 6 ( pro-infiammatori) e Omega 3 (anti-infiammatori) a favore dei secondi.

In aggiunta, l'utilizzo dei probiotici può aiutare a minimizzare gli effetti negativi di eventuali terapie antibiotiche. Se poi consideriamo la disbiosi cutanea i probiotici aiutano a ridurre la reazione infiammatoria nei confronti di Propionibacterium acnes e ad indurre l'eubiosi cutanea.

            ECZEMA E DERMATITE ATOPICA

La dermatite atopica (DA) è una malattia infiammatoria cronica della cute ad andamento cronico-recidivante. Si manifesta con lesioni eczematose acute e croniche di entità variabile. Sono coinvolti principalmente volto, collo, anse periorali e retro auricolari e le pieghe flessorie degli arti.

Sembra dovuta al progressivo impoverimento di quei microrganismi "simbionti" che avevano sempre convissuto con l'uomo, l'esposizione a questi microbi è fondamentale nella induzione della tolleranza immunologica, per prevenire lo sviluppo di allergie e ipersensibilità alimentare. I neonati con forte disbiosi, generata da parto cesareo, allattamento artificiale e uso di antibiotici nei primissimi mesi di vita, hanno rischi maggiori di sviluppare DA, a causa della forte diminuzione dei bifidobatteri che porta ad alterazione della permeabilità intestinale. Gli interventi attuali con probiotici hanno lo scopo di rinforzare la barriera intestinale e di alleviarne l'infiammazione.

            PSORIASI

E' una malattia autoimmune cronica caratterizzata da una proliferazione eccessiva dei cheratinociti caratterizzata da desquamazione, eritema, formazione di placche ricoperte da scaglie bianche; colpisce prevalentemente gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e regione lombosacrale.

Uno dei meccanismi che oggi sono chiamati in causa nella genesi delle patologie autoimmuni è il danno che porta all'aumento della permeabilità della barriera intestinale, permettendo all'antigene il passaggio nell'intestino attivando il processo patologico. In questi pazienti si riscontrano alterazioni del microbiota intestinale caratterizzate da scarsa diversità microbica; la somministrazione di bifidobatteri porta a riduzione dell'infiammazione intestinale e sistemica e al miglioramento della sintomatologia cutanea.

Per concludere, possiamo affermare che tutte le principali patologie dermatologiche, seppur in modi diversi, possono essere tutte più o meno ricondotte a qualche meccanismo legato all'alimentazione, al funzionamento dell'intestino o all'equilibrio del microbiota.

 

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Articolo a cura della Dottoressa Alessandra Mamini

 

Studi di riferimento
Widhiati S, Purnomosari D, Wibawa T, Soebono H. The role of gut microbiome in inflammatory skin disorders: A systematic review. Dermatol Reports. 2021;14(1):9188. Published 2021 Dec doi:10.4081/dr.2022.9188

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